Il 15 ottobre 2024, a It’s All Energy & Utility, Daniele Cantatore – CEO di Gedea Data Services – interviene al panel “Finance e sistemi di pagamento per Energy e Utillity” su smart payment, customer engagement, governance del credito e PSD2.

Con la moderazione di Gigi Beltrame, giornalista di Businesscommunity.it, sono intervenuti Federica Berardi – CFO EVISO, Lorenzo Deiro – CFO AEG COOP, Gianfranco Percia – Resp. Gestione Canali d’Incasso IREN, Ilenia Setti – Resp. Clienti, Fornitori, Contabilità e Back Office Incassi AGSM AIM e Alessandro Varesio – Group CFO ACQUE BRESCIANE.

DC: Gedea Data Services si occupa da anni di gestione di incassi e pagamenti, flussi di rendicontazione e riconciliazione. Siamo partner tecnologico PagoPA e, grazie all’esperienza maturata nel comparto degli enti pubblici, trasferiamo competenze e soluzioni anche nell’ambito Utility. 

È esperienza comune degli operatori in questo ambito che l’aspetto fondamentale sia il valutare e capire come e dove il fintech si debba integrare nel processo. Ormai ci sono diversi strumenti di incasso e pagamento digitali e il riferimento è certamente la PSD2; è però un argomento così ampio che, se non calibrato all’interno della struttura e del processo – in base alla tipologia di clientela, alla realtà ed alle esigenze specifiche… – diventa uno strumento poco efficace, se non addirittura inutile. 

Spesso, però, si pensa alla PSD2 solo in riferimento al pagamento account-to-account: in realtà l’abbiamo applicata anche in numerosi altri ambiti dell’operation. Ad esempio nel pagamento dei rimborsi, rivolgendoci direttamente all’utente finale o, addirittura, nelle operazioni disposte agli sportelli fisici. In questi casi d’uso, proprio con la PSD2 garantiamo una tracciabilità ed una tecnologia a monte che rendono semplice una operazione attualmente complessa, ed onerosa, per il biller. Allo stesso tempo, l’utente finale sperimenta una soluzione frictionless ed accessibile.


Uomo sorridente paga con il proprio smartphone leggendo la carta di credito

Quando un operatore decide di implementare un processo di digitalizzazione dei pagamenti, sta mettendo in pratica una vision più ampia. 

Consideriamo ad esempio il pagamento dell’utenza in PagoPA: offre certamente vantaggi considerevoli ma si scontra con le difficoltà operative di accesso, login, utilizzo dell’homebanking… La nostra esperienza dimostra come l’integrazione del PagoPA con strumenti di pagamento digitale smart ed accessibili, abbia superato l’ostacolo offrendo all’utenza una user experience che agevola fortemente il passaggio verso questo “sportello digitale”. 

È una scelta che permette anche di creare un canale di comunicazione diretto con il proprio utente finale, fidelizzandolo e riducendo il tasso di abbandono, grazie ad un processo che nasce a monte ed arriva fino al cliente. Si tratta quindi di un sistema che, nel suo percorso, deve essere integrato in maniera sinergica in tutti i settori: dal commerciale all’operativo, fino a chi si occupa della riconciliazione.

Sicuramente le norme ci aiutano nella visione dei pagamenti digitali in ambito Utility ma sperimentiamo anche la mancanza di una corretta conoscenza della funzione delle norme rispetto ai processi di pagamento. Si ritiene che sia un ambito esclusivamente legale mentre le competenze richieste dimostrano che non è così.

Spesso, infatti, ci viene segnalato come sia difficile trovare un partner per il processo di digitalizzazione degli incassi che non sia sbilanciato sul lato tecnologico. Nel nostro caso, l’aver fondato una PSP in Italia – che quindi risponde al regolatorio di Banca d’Italia – ci ha avvantaggiato, rendendoci fortemente consapevoli sia della norma sia degli aspetti tecnici di sviluppo ed operatività. 

Un altro caso d’uso interessante e quello degli incassi in monetica: è frequente, infatti, che i clienti riferiscano una percentuale all’incasso, quindi un costo aggiuntivo per ogni incasso effettuato in digitale. Oggi invece la norma ci consente di offrire agli operatori sistemi di incassi in monetica senza costi a carico del biller, né percentuali né fissi. Se pensiamo ai margini ridotti che l’Utility ha per una fattura pagata in monetica dall’utente finale, si rende evidente il vantaggio della scelta di un partner che conosca e sappia perfettamente coordinare l’aspetto normativo e quello tecnico.

Naturalmente ogni progetto deve essere studiato e personalizzato in funzione delle esigenze di ogni singolo operatore.

Abbiamo già accompagnato realtà di questo comparto al passaggio in PagoPA e l’esperienza mostra un grande vantaggio, sia nella gestione del credito, sia delle informazioni. PagoPA in questo momento consente di risolvere in maniera ottimale il problema della riconciliazione immediata, particolarmente sentito anche dalle Utility. Un altro aspetto importante è quello del riversamento dei +1 e +2: anche in questo caso PagoPA è una opportunità che deve essere ben collocata nell’ambito della relazione di incasso e pagamento con il cliente finale. 

In tutti i casi in cui le utenze siano fatturate tradizionalmente, l’implementazione di un processo di digitalizzazione degli incassi e di passaggio in PagoPA rappresenta sia il tendere la mano all’utente (che può pagare in maniera agevole) sia il semplificare ed ottimizzare il flusso gestionale del biller. 

Dopo ormai una serie di integrazioni consolidate, abbiamo perfezionato un processo assolutamente non invasivo per l’utility, vantaggioso per la riduzione degli insoluti e risolutivo delle problematiche di rendicontazione e riconciliazione.

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