da Energia&Mercato – 17 giugno 2024
L’Italia è il paese europeo con la maggiore resistenza ai pagamenti digitali, quello in cui il contante resta lo strumento di pagamento più utilizzato dai consumatori. Ciò nonostante, i pagamenti digitali avanzano spediti lungo la via di un costante aumento, che nel 2023 ha toccato il 12% rispetto al 2022: stando ai dati dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, lo scorso anno il transato dei pagamenti digitali ha raggiunto i 444 miliardi, il 40% del valore totale dei consumi.
L’Italia è anche il paese in cui le utility ricorrono massicciamente ai servizi di recupero crediti: stando ai dati diffusi da Unirec – Unione Nazionale Imprese a Tutela del Crediti, nel 2022 i fornitori di energia italiani hanno affidato agli operatori specializzati oltre 10,4 milioni di pratiche, per un ammontare complessivo di 8,5 miliardi di euro di crediti da recuperare, con importi medi di 811 euro. I due aspetti sono collegati e i pagamenti digitali possono essere un utile alleato delle utility. Vediamo come.
Gestione innovativa dei solleciti
Nel processo di riscossione dei crediti legati alle fatture energetiche, idriche e telefoniche, il momento critico è quello che si colloca fra l’emissione del titolo e il pagamento da parte del cliente. Quando il pagamento non avviene, se i solleciti non ottengono alcun risultato, le pratiche vengono trasmesse alle società di recupero crediti, trasformandosi nell’85% dei casi in crediti deteriorati, che possono essere ceduti da parte della utility a fronte di una perdita del 50% sull’ammontare della somma.
Prima che questo si verifichi, il processo può essere gestito attraverso un sistema di incasso innovativo, anche supportato dall’IA, come quello sviluppato da Gedea, software house specializzata nell’elaborazione e digitalizzazione di incassi e pagamenti, che ha creato ecosistemi verticali per il ciclo di fatturazione di enti pubblici e PA, utility e aziende, assicurazioni e società di recupero crediti in ambito B2B e B2C.
Accessibilità e inclusività
Una soluzione software verticale dedicata al settore utility è ClackPay, è una suite completa e modulare per l’incasso e i pagamenti delle fatture che agevola il pagamento da parte degli utenti riducendo gli insoluti grazie al sistema di incasso semplificato. Non sempre, infatti, chi non paga lo fa con intenzione: c’è chi si dimentica, chi ha difficoltà nel gestire il bollettino, chi non può uscire di casa e non ha dimestichezza con l’home banking.
In tutti questi casi, l’invio di solleciti con sistemi multicanale che includono procedure di pagamento digitali consente di raggiungere tempestivamente il cliente in modalità accessibile, facile e inclusiva, riducendo la probabilità di insoluti e le eventuali spese legate al recupero crediti.
Meno insoluti, su l’incasso netto
Lato utility, il sistema si concretizza in una piattaforma di facile utilizzo, che non richiede interventi hardware ed è facilmente integrabile tramite API o attraverso un applicativo già pronto per l’elaborazione dati.
È quindi sostenibile: per l’ambiente perché riduce l’impatto di tutta la filiera del cartaceo; per il biller è sostenibile economicamente poiché non è invasivo né per l’infrastruttura tecnica né per l’amministrazione. Le informazioni debitorie sono facilmente filtrabili per monitoraggio e analisi dei pagamenti ricevuti, scaduti e in scadenza. La riconciliazione degli incassi avviene in tempo reale.
«L’analisi retrospettiva sui dati degli ultimi 2 anni di utilizzo da parte di utility di varie dimensioni mostra un’importante riduzione degli insoluti, senza spese amministrative a carico dell’operatore e, anzi, con un aumento dell’incasso netto, dal momento che il sistema non prevede commissioni per il biller, a differenza di altri strumenti.
L’avviso digitale o il QRcode di pagamento possono essere inseriti già nella prima fattura, oppure in fase di sollecito. Possono essere inviati via e-mail, via sms, via wapp, senza mai richiedere l’accesso a piattaforme esterne con autenticazione (SPID/CIE) o inserimento di dati», spiega Daniele Cantatore, CEO di Gedea.
L’avviso è già il sistema di pagamento
«ClackPay importa e gestisce le posizioni debitorie dai gestionali del biller, elaborandole per creare l’avviso o il sollecito pagamento, anche in PagoPA. Questo può essere notificato al cliente in formato cartaceo o in digitale, in forma di link inviato via e-mail o come QRCode per il pagamento da smartphone.
In entrambi i casi, l’oggetto digitale non è un collegamento a un applicativo, ma costituisce l’effettiva operazione di pagamento istantaneo: il cliente non deve scaricare app, né registrarsi o accedere a portali o aree esterne, deve semplicemente inserire i dati della propria carta o del sistema con cui desidera pagare la fattura, il cui importo è già precompilato.
Cliccando sul link o inquadrando il QRCode, il cliente esegue il pagamento in pochi secondi e ottiene contestualmente la ricevuta digitale del pagamento effettuato. La trasparenza e immutabilità della transazione è garantita dall’impiego della blockchain», conclude Cantatore.
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di giugno 2024 di Energia&Mercato